Cemento made in China?
BOSA. Il rappresentante del colosso immobiliare conferma le indiscrezioni
Cemento made in China?
Vadalà (Condotte): «Nulla di chiuso, ma trattiamo»
Investitori legati al governo di Pechino
potrebbero essere partner privilegiati del Master plan proposto al
Comune. In campo anche inglesi e americani, che chiedono il golf.
Tentizzos come la Baia di Sanya, cuore
del nuovo turismo ricettivo cinese? Condotte immobiliare sta vagliando,
per il suo Master plan bosano da 250 mila metri cubi, un accordo
commerciale con un gruppo turistico cinese, legato al governo di
Pechino. La Cina, economia in crescita ormai in tutti i settori. Dopo
aver investito in importanti operazioni in Europa, Africa ed Asia, dopo
esser diventata il principale proprietario del debito pubblico degli
Stati Uniti, pensa ora a crearsi uno spazio - turistico - nel
Mediterraneo. In questa ottica sono nati i contatti con Condotte
Immobiliare. Non v'è nulla di certo e di concluso: ma i contatti
esistono e sono ad uno stadio giudicato «interessante».
CHIACCHIERE
Indiscrezioni, è ovvio: forse Condotte sarà abituata a trattative
sussurrate nei salotti. Ma tenere qualcosa di riservato a Bosa è impresa
impossibile. Così il managing director Giuseppe Vadalà - che vuole
edificare circa 250 mila metri cubi di hotel, ville e servizi sportivi
tra Campu e Mare, Sa Sea, Tentizzos e Sa Miniera - non può esimersi da
soddisfare la curiosità dei bosani. Anche se certamente risponde quel
che può e non tutto quel che sa.
CONFERME Il quesito è
schietto: Condotte conferma la presenza di un partner cinese nel
progetto per Bosa? «Abbiamo parlato anche con investitori cinesi»,
risponde prudente l'ingegner Vadalà. «Devo riconoscere che ora come ora
non abbiamo un partner asiatico, ma non escludo che possa esserci un
interesse da parte loro, dal momento che sono molto interessati al
turismo in Italia ed hanno una conoscenza molto positiva della
Sardegna».
IL FLOP RUSSO Agli inizi del suo mandato
amministrativo, la Giunta comunale bosana aveva tentato la via dell'est,
con un contestato quanto improduttivo viaggio nella Russia di Putin.
Troppo vicino questo Oriente, ricco di suggestioni artistiche europee in
un Ermitage che è ponte verso l'Europa calda di Francia ed Italia. Ma
la missione che si auspicava foriera di turismo russo è rimasto niente
più di un viaggio a Mosca. In riva al Temo di slavi non se ne sono
visti, fatta eccezione per le decine di badanti di nazionalità varia che
operano a Bosa e in Planargia. Condotte, che pratica il mondo
dell'economia internazionale più della Giunta Casula, si sposta più ad
est, verso quello che fu il Catai di Marco Polo e oggi conquista
l'occidente.
PARTNER Non è un mistero che il colosso
immobiliare con base a Roma stia cercando partner per dare il via
operativo al suo Master plan, i cui costi si aggirerebbero sui 170
milioni di euro. Per esempio, è agli investitori americani e inglesi che
si deve l'esplicita richiesta del campo da golf a ridosso del mare
(ipotizzato a Tentizzos) e di un albergo e residence a cinque stelle.
Altre imprese italiane sono interessate al turismo sociale (alberghi per
pensionati) nell'area di Campu e Mare. Ma anche i cinesi cercano un
posto nel Mediterraneo occidentale per farne una nuova Baia di Tianya
Haijiao: luogo sospeso, limite fra il cielo ed il mare. Che cos'è, in
fondo, Tentizzos, se non questo? Un declivo d'altipiano, che scivola
dentro l'azzurro/blu del mare occidentale di Sardegna. Sarà Bosa dunque
il luogo del turismo per i nuovi ricchi di Cinai? Chissà.
LA COLONIA DEL VESCOVO
Intanto Condotte, nella sua offensiva finale avvia contatti a 360
gradi. Fra l'altro, con la Diocesi di Bosa Alghero, per l'acquisizione
della Colonia di Pedras Nieddas, davanti alla spiaggia di Bosa Marina,
quella che i bosani conoscono come la “Colonia del Vescovo”. «Noi
abbiamo fatto i nostri passi e continuiamo a farli», spiega Vadalà. «Ora
attendiamo risposte dalla Giunta Comunale».
Antonio Naìtana
Ci vogliono distruggere anche questo gioiello il paesaggio bora-alghero. Fermiamoli!
RispondiEliminaCi vogliono distruggere anche questo gioiello il paesaggio bora-alghero. Fermiamoli!
RispondiEliminaMartina casu
è una delle poche zone che si sono finora salvate dallo scempio edilizio, bisogna assolutamente impedire che questa oscenità sia portata a termine
RispondiEliminaP. Tanda
inaudito! non voglio che Tentizzos venga "costasmeraldizzato" ! Luisella Caria
RispondiEliminaSono tanti che non ammettono che la nostra costa venga violentata irrimediabilmente da metri cubi di cemento. Il comitato sta adoperandosi per sensibilizzare la popolazione non solo di Bosa o del circondario, ma di tutta la Sardegna e oltre. Questo perchè Tentizzos appartiene a tutti coloro che la conoscono e la amano, che la portano nel cuore da sempre per quello che è: luogo di natura incontaminata! Cosa non da poco al giorno d'oggi!
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