MATERIALE INFORMATIVO
volantino del comitato 25 ottobre 2012
Legge regionale sul golf 12 settembre 2011
L'industria turistica globalizzata e il caso Is Arenas
Lettera da Narbolia al ministro Bordon
Narbolia consiglio comunale 06 giu 2012 Interrogazione della minoranza
Dossier di Andrea Atzori sui campi da golf
Impatto ambientale dei campi da golf
Lista fitofarmaci usati nel golf.pdf
Caratteristiche dei prodotti (notare la particolare pericolosità del Dedalus)
Riflessioni sul progetto di Is Arenas
1) Alcuni Amministratori Pubblici (Provincia e Regione) che hanno dimostrato un notevole
entusiasmo e fatto molti sforzi per l’avvio di questo progetto privato, non stanno
profondendo le stesse energie (politiche ed economiche), per portare aiuto concreto e
adeguati stimoli gli imprenditori locali, attraverso finanziamenti di opere pubbliche ed
infrastrutture per il Comune di Narbolia. Sembra quasi che questo gruppo di politici
voglia che un intero paese dipenda completamente, in special modo per i posti di lavoro,
dagli interessi di un privato. Perché si dà facoltà ad un singolo imprenditore di utilizzare
senza scrupoli i (pochi) posti di lavoro che ha creato, per fare la voce grossa e minacciare
licenziamenti nel momento in cui non vede approvato quanto gli torna utile? Perché si
permette che gli interessi di un privato possano condizionare i rapporti sociali e
interpersonali e la politica del paese? E se davvero in futuro la Società Is Arenas (S. Is
A.) riuscisse a produrre un maggior numero di posti di lavoro a Narbolia (abbiamo molti
dubbi che ciò avvenga), come faranno gli amministratori locali a garantirne la
conservazione senza sottostare a eventuali ricatti?
2) I cittadini di Narbolia sono molto interessati ad uno sviluppo del loro territorio che sia “sostenibile” cioè che, tenendo conto della conservazione dell’ambiente, preveda lo sviluppo turistico e la creazione di nuovi posti di lavoro: siamo convinti che queste cose non siano incompatibili, ma che anzi possano trovare un giusto equilibrio che le potenzi a vicenda.
3) Siamo molto preoccupati per il rischio della perdita del posto di lavoro da parte dei giovani e dei padri di famiglia, ma perché nessuno si è mai mosso quando sono stati “licenziati” dalla S. Is A. “lavoratori scomodi”, utilizzando metodi e motivazioni piuttosto strumentali, e ne hanno assunto altri senza rispettare l’Accordo di Programma?
4) Un altro fatto di notevole gravità è che si sia posto in essere una clima di tensione e che una piccola minoranza arrivi a produrre intimidazioni verso gli Amministratori comunali o i singoli privati che si azzardino a sollecitare pubblicamente il rispetto degli interessi della comunità. In questo modo si vuole impedire che i vari problemi possano essere affrontati con serenità, spirito di collaborazione e tolleranza reciproca. Alcuni elementi turbolenti ed aggressivi, strumentalizzati e ricattati, favorevoli senza alcuna riserva agli interventi proposti dalla S. Is A., pretenderebbero di impedire che coloro che vogliono approfondire con maggiore attenzione la correttezza economica, sociale e ambientale dell’intervento immobiliare, possano manifestare apertamente le loro posizioni. Dalle minacce più o meno velate si è già passati a un’escalation non più controllabile, sulla quale si ritiene che sarebbe opportuna una maggiore presenza della Forza Pubblica ed un intervento diretto della Magistratura (auto bruciate, gravi danneggiamenti di frutteti, scritte ingiuriose e intimidatorie, minacce personali; e qualcuno insinua anche accertamenti fiscali pilotati).
5) La S. Is A. deve ancora dimostrare pubblicamente ai cittadini di Narbolia la sua capacità di investimento, attraverso la presentazione di un programma che dimostri le fonti dei finanziamenti o le disponibilità economiche che possano garantire l’effettiva attuazione del piano che ha proposto. Ma noi non sappiamo neanche chi è la “Is Arenas srl”, chi la governa, di quali capitali dispone, quale sia la sua reale intenzione sul territorio. La S. Is A. si è dimostrata, finora, inaffidabile: da trent’anni va dicendo di voler fare investimenti per centinaia di miliardi nella parte della pineta che possiede e finora possiamo osservare che, nonostante in tale arco di anni abbia avuto la possibilità di realizzare numerose infrastrutture turistiche, finora non ha costruito nulla, se escludiamo il campo da golf, né ha dato avvio ad alcuna attività turistica vera e propria. Di questo non possiamo certo dare la responsabilità alle Amministrazioni comunali che si sono succedute, né a quelle provinciali, regionali, nazionali o europee. Non si capisce se in realtà la S. Is A. intenda attuare gli interventi per costruire gli alberghi e le altre infrastrutture prevalentemente tramite finanziamenti pubblici e se l’ottenimento di queste autorizzazioni sia solo un metodo per ottenere poi con tutta tranquillità quelle per le seconde case, ben remunerative per la stessa S. Is A., ma per le quali da almeno vent’anni è stato ormai universalmente dimostrato che non solo non sono utili allo sviluppo turistico ed economico della zona in cui insistono, ma anzi sono dannose per la corretta gestione di un progetto occupazionale e turistico serio e duraturo.
6) Per quanto concerne la Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) che l’ing. Pellò , amministratore della S. Is A., ha affermato pubblicamente non necessaria e che l’Unione Europea la vorrebbe solo per non disturbare e non svegliare i fenicotteri, come se non fosse a conoscenza che la V.I.A. si è resa necessaria in quanto l’Assessorato Regionale all’Ambiente ha inserito il Sinis e la pineta di Is Arenas nel futuro Parco del Sinis- Montiferru e tra zone protette di interesse internazionale (i cosiddetti Siti di Interesse Comunitario S.I.C.). Considerando che i privati cittadini e il Comune di Narbolia hanno, nella zona protetta, la disponibilità di un’area molto più vasta di quella che possiede la S. Is A., siamo convinti che la V.I.A. debba essere eseguita non solo per la parte di territorio di proprietà della S. Is A., ma per la zona nella sua interezza, in quanto il “progetto Is Arenas” rappresenta soltanto un progetto privato, fra altri possibili progetti pubblici, all’interno dello sviluppo complessivo di Narbolia e dell’intera zona, con i quali dovrebbe essere integrato. Il V.I.A. così concepito é indispensabile, quindi, per chiarire quali sono le prospettive e le possibilità anche per la parte pubblica e gli altri proprietari privati della pineta e della zona limitrofa! Perché dunque questi proprietari non sono mai stati coinvolti, per un intervento che permetta anche ad essi - e quindi alla comunità narboliese - di trarre qualche vantaggio economico e posti di lavoro? Perché tutte le volumetrie disponibili sono state concentrate nella proprietà della S. Is A.? È giusto ed è legale che siano ceduti nuovamente “gratis e per novantanove anni” alla S. Is A. circa sessanta ettari di verde pubblico che invece dovrebbero restare disponibili per la collettività? Riteniamo,infine, che si debba tenere nel debito conto anche lo Studio effettuato dal prof. Virginio Bettini dell’Università di Venezia, che è stato sempre rifiutato a priori dalle precedenti Amministrazioni Comunali e dalla stessa S. Is A. Non ci pare possibile “pensare localmente senza guardare globalmente”. In altre parole non si può tener conto esclusivamente degli interessi di un privato mettendo in secondo piano quelli della comunità, senza guardare al futuro e senza, quindi, una oculata programmazione! Per questo ci siamo dati delle regole locali e generali (Comune - Regione - Stato - Europa) e siamo tenuti a rispettarle, senza cercare di scavalcarle per gli interessi del momento, pubblici o privati che siano! Questo modo di affrontare i problemi cosa ci permette di insegnare ai nostri figli? Il rispetto delle persone, la tolleranza, il dialogo, un senso civico che porti al rispetto della legalità o una “contrapposizione minacciosa” e di intolleranza nei confronti degli altri ed una tendenza ad aggirare la legalità tramite sotterfugi pensando al raggiungimento dei propri interessi personali e passare sopra tutti i più elementari principi che la società in cui viviamo si è finora data?
7) Un altro problema che sta molto a cuore agli abitanti di Narbolia è quello delle risorse idriche. La S. Is A. ha ottenuto l’autorizzazione da parte dell’Ispettorato Forestale, a condizione che venga garantito per sempre, in qualsiasi condizione, l’approvvigionamento idrico. A tale proposito riportiamo uno stralcio dal Verbale di istruttoria dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Oristano datato 20.10.1994 a firma di Dr. Giuseppe Barberis e Dr. Giuseppe Delogu: “…. anche se sorgono alcune perplessità per il futuro in quanto il mantenimento del cotico erboso è strettamente legato alla possibilità di irrigare…..” omissis “…..si nutre particolare perplessità sulla costante e continua disponibilità della stessa (acqua)…..” omissis “….si ritiene che con la disponibilità continua di acqua per l’irrigazione possa essere evitata l’eventualità del dissecamento delle erbacee poliennali utilizzate per la formazione dei tappeti erbosi, garantendo la perennità del prato e quindi la funzione di stabilizzazione delle sabbie…..”. E’ risaputo che un campo da golf necessiti di una enorme quantità di acqua. Nelle condizioni in cui si trova la Sardegna, specialmente negli ultimi anni, come possono gli agricoltori accettare che in un accordo tra il Consorzio di Bonifica e la S. Is A. é previsto che l’acqua, già insufficiente per i loro campi, possa essere utilizzata per irrigare i campi da golf in caso di necessità? E poi come la mettiamo col rischio reale della salinizzazione della nostra acqua a causa dei numerosi pozzi necessari per l’approvvigionamento idrico in questione, tenendo conto fra l’altro che si parla già della auspicabilità della costruzione di altri campi da golf?
8) Essendovi state diverse interpretazioni in proposito, i cittadini di Narbolia vorrebbero sapere se l’Amministrazione di Narbolia ha fatto bene ad ottemperare alla diffida del Ministero con l’immediata sospensione dei lavori di costruzione dell’albergo, oppure se debba attenersi alla determinazione della Regione (che ritiene tale diffida, e conseguente sospensione, illegittima). Pertanto chiediamo se l’Amministrazione comunale abbia qualche responsabilità oggettiva nell’aver attuato la sospensione dei lavori. 9) Occorre che tutti, rappresentanti dei cittadini e S. Is A., operino considerando che non ci si può sottrarre alla ricerca del consenso. Fra le richieste del privato e le esigenze del pubblico è necessario arrivare ad un accordo: perché non si trova il modo di autorizzare gli interventi in proporzioni accettabili per ambedue le parti, per esempio ai bordi della pineta?
10) Questo documento rappresenta l’opinione della stragrande maggioranza dei cittadini narboliesi che hanno dato fiducia a questa amministrazione. Un gruppo di cittadini in rappresentanza della maggioranza dei narboliesi che appoggiano l’attuale Amministrazione Comunale
2) I cittadini di Narbolia sono molto interessati ad uno sviluppo del loro territorio che sia “sostenibile” cioè che, tenendo conto della conservazione dell’ambiente, preveda lo sviluppo turistico e la creazione di nuovi posti di lavoro: siamo convinti che queste cose non siano incompatibili, ma che anzi possano trovare un giusto equilibrio che le potenzi a vicenda.
3) Siamo molto preoccupati per il rischio della perdita del posto di lavoro da parte dei giovani e dei padri di famiglia, ma perché nessuno si è mai mosso quando sono stati “licenziati” dalla S. Is A. “lavoratori scomodi”, utilizzando metodi e motivazioni piuttosto strumentali, e ne hanno assunto altri senza rispettare l’Accordo di Programma?
4) Un altro fatto di notevole gravità è che si sia posto in essere una clima di tensione e che una piccola minoranza arrivi a produrre intimidazioni verso gli Amministratori comunali o i singoli privati che si azzardino a sollecitare pubblicamente il rispetto degli interessi della comunità. In questo modo si vuole impedire che i vari problemi possano essere affrontati con serenità, spirito di collaborazione e tolleranza reciproca. Alcuni elementi turbolenti ed aggressivi, strumentalizzati e ricattati, favorevoli senza alcuna riserva agli interventi proposti dalla S. Is A., pretenderebbero di impedire che coloro che vogliono approfondire con maggiore attenzione la correttezza economica, sociale e ambientale dell’intervento immobiliare, possano manifestare apertamente le loro posizioni. Dalle minacce più o meno velate si è già passati a un’escalation non più controllabile, sulla quale si ritiene che sarebbe opportuna una maggiore presenza della Forza Pubblica ed un intervento diretto della Magistratura (auto bruciate, gravi danneggiamenti di frutteti, scritte ingiuriose e intimidatorie, minacce personali; e qualcuno insinua anche accertamenti fiscali pilotati).
5) La S. Is A. deve ancora dimostrare pubblicamente ai cittadini di Narbolia la sua capacità di investimento, attraverso la presentazione di un programma che dimostri le fonti dei finanziamenti o le disponibilità economiche che possano garantire l’effettiva attuazione del piano che ha proposto. Ma noi non sappiamo neanche chi è la “Is Arenas srl”, chi la governa, di quali capitali dispone, quale sia la sua reale intenzione sul territorio. La S. Is A. si è dimostrata, finora, inaffidabile: da trent’anni va dicendo di voler fare investimenti per centinaia di miliardi nella parte della pineta che possiede e finora possiamo osservare che, nonostante in tale arco di anni abbia avuto la possibilità di realizzare numerose infrastrutture turistiche, finora non ha costruito nulla, se escludiamo il campo da golf, né ha dato avvio ad alcuna attività turistica vera e propria. Di questo non possiamo certo dare la responsabilità alle Amministrazioni comunali che si sono succedute, né a quelle provinciali, regionali, nazionali o europee. Non si capisce se in realtà la S. Is A. intenda attuare gli interventi per costruire gli alberghi e le altre infrastrutture prevalentemente tramite finanziamenti pubblici e se l’ottenimento di queste autorizzazioni sia solo un metodo per ottenere poi con tutta tranquillità quelle per le seconde case, ben remunerative per la stessa S. Is A., ma per le quali da almeno vent’anni è stato ormai universalmente dimostrato che non solo non sono utili allo sviluppo turistico ed economico della zona in cui insistono, ma anzi sono dannose per la corretta gestione di un progetto occupazionale e turistico serio e duraturo.
6) Per quanto concerne la Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) che l’ing. Pellò , amministratore della S. Is A., ha affermato pubblicamente non necessaria e che l’Unione Europea la vorrebbe solo per non disturbare e non svegliare i fenicotteri, come se non fosse a conoscenza che la V.I.A. si è resa necessaria in quanto l’Assessorato Regionale all’Ambiente ha inserito il Sinis e la pineta di Is Arenas nel futuro Parco del Sinis- Montiferru e tra zone protette di interesse internazionale (i cosiddetti Siti di Interesse Comunitario S.I.C.). Considerando che i privati cittadini e il Comune di Narbolia hanno, nella zona protetta, la disponibilità di un’area molto più vasta di quella che possiede la S. Is A., siamo convinti che la V.I.A. debba essere eseguita non solo per la parte di territorio di proprietà della S. Is A., ma per la zona nella sua interezza, in quanto il “progetto Is Arenas” rappresenta soltanto un progetto privato, fra altri possibili progetti pubblici, all’interno dello sviluppo complessivo di Narbolia e dell’intera zona, con i quali dovrebbe essere integrato. Il V.I.A. così concepito é indispensabile, quindi, per chiarire quali sono le prospettive e le possibilità anche per la parte pubblica e gli altri proprietari privati della pineta e della zona limitrofa! Perché dunque questi proprietari non sono mai stati coinvolti, per un intervento che permetta anche ad essi - e quindi alla comunità narboliese - di trarre qualche vantaggio economico e posti di lavoro? Perché tutte le volumetrie disponibili sono state concentrate nella proprietà della S. Is A.? È giusto ed è legale che siano ceduti nuovamente “gratis e per novantanove anni” alla S. Is A. circa sessanta ettari di verde pubblico che invece dovrebbero restare disponibili per la collettività? Riteniamo,infine, che si debba tenere nel debito conto anche lo Studio effettuato dal prof. Virginio Bettini dell’Università di Venezia, che è stato sempre rifiutato a priori dalle precedenti Amministrazioni Comunali e dalla stessa S. Is A. Non ci pare possibile “pensare localmente senza guardare globalmente”. In altre parole non si può tener conto esclusivamente degli interessi di un privato mettendo in secondo piano quelli della comunità, senza guardare al futuro e senza, quindi, una oculata programmazione! Per questo ci siamo dati delle regole locali e generali (Comune - Regione - Stato - Europa) e siamo tenuti a rispettarle, senza cercare di scavalcarle per gli interessi del momento, pubblici o privati che siano! Questo modo di affrontare i problemi cosa ci permette di insegnare ai nostri figli? Il rispetto delle persone, la tolleranza, il dialogo, un senso civico che porti al rispetto della legalità o una “contrapposizione minacciosa” e di intolleranza nei confronti degli altri ed una tendenza ad aggirare la legalità tramite sotterfugi pensando al raggiungimento dei propri interessi personali e passare sopra tutti i più elementari principi che la società in cui viviamo si è finora data?
7) Un altro problema che sta molto a cuore agli abitanti di Narbolia è quello delle risorse idriche. La S. Is A. ha ottenuto l’autorizzazione da parte dell’Ispettorato Forestale, a condizione che venga garantito per sempre, in qualsiasi condizione, l’approvvigionamento idrico. A tale proposito riportiamo uno stralcio dal Verbale di istruttoria dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Oristano datato 20.10.1994 a firma di Dr. Giuseppe Barberis e Dr. Giuseppe Delogu: “…. anche se sorgono alcune perplessità per il futuro in quanto il mantenimento del cotico erboso è strettamente legato alla possibilità di irrigare…..” omissis “…..si nutre particolare perplessità sulla costante e continua disponibilità della stessa (acqua)…..” omissis “….si ritiene che con la disponibilità continua di acqua per l’irrigazione possa essere evitata l’eventualità del dissecamento delle erbacee poliennali utilizzate per la formazione dei tappeti erbosi, garantendo la perennità del prato e quindi la funzione di stabilizzazione delle sabbie…..”. E’ risaputo che un campo da golf necessiti di una enorme quantità di acqua. Nelle condizioni in cui si trova la Sardegna, specialmente negli ultimi anni, come possono gli agricoltori accettare che in un accordo tra il Consorzio di Bonifica e la S. Is A. é previsto che l’acqua, già insufficiente per i loro campi, possa essere utilizzata per irrigare i campi da golf in caso di necessità? E poi come la mettiamo col rischio reale della salinizzazione della nostra acqua a causa dei numerosi pozzi necessari per l’approvvigionamento idrico in questione, tenendo conto fra l’altro che si parla già della auspicabilità della costruzione di altri campi da golf?
8) Essendovi state diverse interpretazioni in proposito, i cittadini di Narbolia vorrebbero sapere se l’Amministrazione di Narbolia ha fatto bene ad ottemperare alla diffida del Ministero con l’immediata sospensione dei lavori di costruzione dell’albergo, oppure se debba attenersi alla determinazione della Regione (che ritiene tale diffida, e conseguente sospensione, illegittima). Pertanto chiediamo se l’Amministrazione comunale abbia qualche responsabilità oggettiva nell’aver attuato la sospensione dei lavori. 9) Occorre che tutti, rappresentanti dei cittadini e S. Is A., operino considerando che non ci si può sottrarre alla ricerca del consenso. Fra le richieste del privato e le esigenze del pubblico è necessario arrivare ad un accordo: perché non si trova il modo di autorizzare gli interventi in proporzioni accettabili per ambedue le parti, per esempio ai bordi della pineta?
10) Questo documento rappresenta l’opinione della stragrande maggioranza dei cittadini narboliesi che hanno dato fiducia a questa amministrazione. Un gruppo di cittadini in rappresentanza della maggioranza dei narboliesi che appoggiano l’attuale Amministrazione Comunale
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