giovedì 25 luglio 2013

Appello dei turisti per Bosa

Un gruppo di turisti con l'appello "Noi turisti innamorati di Bosa...siamo molto preoccupati..." desidera sostenere un progetto di sviluppo della città e del territorio alternativo alla proposta di Condotte di realizzare un campo da golf sulla costa di Tentizzos con accanto 70000 mc di edifici.


Aderisci a questo appello inviando una mail a:
noiperbosa@gmail.com e al Comune di Bosa: info@comune.bosa.or.it con il seguente testo:
All'attenzione del Sindaco, della Giunta e del Consiglio Comunale
Aderisco all'appello "Noi turisti innamorati di Bosa...siamo molto preoccupati"
indicando nome e cognome, città e indirizzo di residenza, a tua discrezione qualche dato sulla tipologia di soggiorno (eventuale indirizzo e/o modalità di permanenza a Bosa: proprietario in via........; affitto stagionale; ospite; BeB; turista abituale, turista occasionale ecc) e se vuoi qualche parola di commento.
Diffondi questo messaggio tramite email a conoscenti e amici come noi innamorati e ( anche occasionali ) frequentatori di Bosa

NOI TURISTI INNAMORATI DI BOSA…. SIAMO MOLTO PREOCCUPATI……

Veniamo qui da anni. Non ci stanchiamo di decantare la bellezza di questi luoghi e li facciamo conoscere invitando parenti ed amici. Molti di noi hanno comperato casa, spesso nel centro storico e l’hanno ristrutturata dando lavoro a maestranze locali e artigiani specializzati.
Molti di noi passano qui gran parte dell’anno e qui lasciano una buona parte del loro reddito.
PERCHE’ AMIAMO BOSA?
Perché Bosa è un posto unico per molti motivi:
- Per la bellezza del centro storico, un capolavoro d’arte tutto da valorizzare e rimasto ancora intatto.
- Per il suo essere città fluviale, affacciata sull’unico fiume navigabile della Sardegna.
- Perché accompagna a queste già preziose caratteristiche un ambiente agreste immutato e chilometri di costa di straordinaria e incontaminata bellezza. Questi aspetti si valorizzano l’un l’altro e fanno di Bosa qualcosa di unico. Alienarne uno impoverisce tutti gli altri e spezza questa introvabile unicità del territorio e della città.
PERCHE’ SIAMO PREOCCUPATI?
Sentiamo parlare sempre più insistentemente di un progetto di campo da golf sui più bei litorali bosani, con al seguito la solita colata di cemento a ridosso delle coste.
Se è giusto che Bosa punti ad uno sviluppo economico che porti benessere ai cittadini, è anche giusto pensare a cosa significherà una scelta di questo tipo che porterebbe a distruggere per sempre la sua caratteristica di antica e splendida città d’arte in un territorio vergine di straordinaria bellezza.
Pensiamo a questa NUOVA BOSA2 artificiale con i suoi alberghi, i suoi bar, i suoi ristoranti, i suoi negozi a 5 stelle; questo davvero porterà prosperità e sviluppo o allontanerà chi in Bosa (quella antica e vera) viene a cercare natura, bellezza, armonia e una qualità della vita che l’industria del turismo (anche a 5 stelle) altrove ha già cancellato?
Perché invece non pensare a come valorizzare e incentivare quello che già c’è di prezioso invece di cancellarlo sotto una colata di cemento e di erbetta artificiale?
E’ CHIARO CHE PARLIAMO SOPRATTUTTO DI TENTIZZOS. Quella costa incontaminata è ciò di cui tutti si innamorano, anche se non è ancora sufficientemente conosciuta dai turisti e noi sappiamo che è proprio questo che ci ha fatto scegliere Bosa e che colpisce tutti quelli che ci vengono a trovare.
La sua costa può portare economia e sviluppo proprio perché è intatta, al contrario di tantissimi altri posti nel mondo e nella stessa Sardegna. Il turismo sta cambiando e va in cerca di qualcosa di particolare, che altrove non c’è più.
Perché ancora svendere un altro gioiello e permettere a chi si è comperato ettari di pascolo secco in un luogo protetto, vincolato e inedificabile, di trasformarlo nell’ennesimo affarone speculativo?
Non abbiamo certo titoli per indicare uno sviluppo alternativo, ma ci sono sicuramente tante cose che si possono fare e che da turisti abbiamo visto funzionare altrove, invece di riproporre la solita cementificazione di cui la Sardegna è già piena.
- Soprattutto far conoscere meglio il territorio, puntando sulle caratteristiche di cui si diceva
- Organizzare la fruibilità della costa ( navette pubbliche, possibili fermate dei bus di linea, noleggio di motorini e biciclette).
- Puntare sul recupero di quanto già edificato, soprattutto nel centro storico, ma non solo, ad opera delle maestranze locali e degli artigiani esperti che altrove non si trovano più. Costruire in sintonia con il territorio in luoghi meno qualificanti della zona ( Campu e mare, Sa Sea ecc.)
- Attrezzarsi per accedere ai fondi della CEE, spesso ignorati e sottoutilizzati.
Perché deve essere una buona cosa trasformare ettari di profumata macchia mediterranea ( peraltro in una zona SIC protetta e vincolata) in ettari di erbetta artificiale irrorata di diserbanti, antiparassitari, antimuffa ( tutti destinati a scivolare dalla roccia del sottosuolo direttamente a mare)?


TENTIZZOS E’ UN GIARDINO SPECIALE IN UN LUOGO SPECIALE, è un’eredità che Bosa ha avuto in dono dalla sua storia, è un luogo da tutelare e difendere, è ciò che può fare la differenza per un diverso e migliore sviluppo.

4 commenti:

  1. da una parte si legge che la Regione Sardegna non è riuscita ad investire i finanziamenti CEE, dall'altra che per "ovviare alla crisi" si svende un tratto di costa ai re del cemento.
    E' assurdo, come fanno i sardi a sopportare ancora tutto questo?
    L'eredità dei nostri padri calpestata e offesa, la nostra storia occultata da una finta modernità che ha avuto effetti negativi ovunque.
    I campi da golf ci sono in giro per l?Europa, perchè qualcuno dovrebbe venire a giocare a Golf in Sardegna, con 44 gradi? E' pazzesco.
    E'la solita scusa per costruire le solite ville ai soliti potenti/politicanti di turno.
    Quando impareremoa non farci più colonizzare?

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  2. Hanno comprato la costa smeralda per un tozzo di pane e ora Tentizzos altrettanto bella o forse anche di più corre lo stesso rischio . Uno splendido paesaggio naturale distrutto e riservato a pochi ricchi.
    Non facciamoci illudere con la promessa di ricevere poche briciole, e riprendiamoci invece la nostra terra.

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  3. No alla cementificazione di un altro pezzo d'Italia, la costa della Sardegna non deve diventare un alveare come la costa ligure.

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  4. Spero vivamente che non si inizino i lavori, questa cosa mi fa imbestialire.

    Cittadini di Bosa, ribellatevi. con i pallettoni.

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