Un gruppo di turisti con l'appello "Noi turisti innamorati di Bosa...siamo molto preoccupati..." desidera sostenere un progetto di sviluppo della città e del territorio alternativo alla proposta di Condotte di realizzare un campo da golf sulla costa di Tentizzos con accanto 70000 mc di edifici.
Aderisci a questo appello inviando una mail a:
noiperbosa@gmail.com e al Comune di Bosa: info@comune.bosa.or.it con il seguente testo:
All'attenzione del Sindaco, della Giunta e del Consiglio Comunale
Aderisco all'appello "Noi turisti innamorati di Bosa...siamo molto preoccupati"
indicando nome e cognome, città e indirizzo di residenza, a tua discrezione qualche dato sulla tipologia di soggiorno (eventuale indirizzo e/o modalità di permanenza a Bosa: proprietario in via........; affitto stagionale; ospite; BeB; turista abituale, turista occasionale ecc) e se vuoi qualche parola di commento.
Diffondi questo messaggio tramite email a conoscenti e amici come noi innamorati e ( anche occasionali ) frequentatori di Bosa
NOI TURISTI INNAMORATI DI BOSA…. SIAMO MOLTO PREOCCUPATI……
Veniamo qui da anni.
Non ci stanchiamo di decantare la bellezza di questi luoghi e li
facciamo conoscere invitando parenti ed amici. Molti di noi hanno
comperato casa, spesso nel centro storico e l’hanno ristrutturata
dando lavoro a maestranze locali e artigiani specializzati.
Molti di noi passano qui
gran parte dell’anno e qui lasciano una buona parte del loro
reddito.
PERCHE’ AMIAMO BOSA?
Perché Bosa è un posto
unico per molti motivi:
- Per la bellezza del
centro storico, un capolavoro d’arte tutto da valorizzare e rimasto
ancora intatto.
- Per il suo essere
città fluviale, affacciata sull’unico fiume navigabile della
Sardegna.
- Perché accompagna a
queste già preziose caratteristiche un ambiente agreste immutato e
chilometri di costa di straordinaria e incontaminata bellezza. Questi
aspetti si valorizzano l’un l’altro e fanno di Bosa qualcosa di
unico. Alienarne uno impoverisce tutti gli altri e spezza questa
introvabile unicità del territorio e della città.
PERCHE’ SIAMO PREOCCUPATI?
Sentiamo parlare sempre più insistentemente di
un progetto di campo da golf sui più bei litorali bosani, con al
seguito la solita colata di cemento a ridosso delle coste.
Se è giusto che Bosa punti ad uno sviluppo
economico che porti benessere ai cittadini, è anche giusto pensare a
cosa significherà una scelta di questo tipo che porterebbe a
distruggere per sempre la sua caratteristica di antica e splendida
città d’arte in un territorio vergine di straordinaria bellezza.
Pensiamo a questa NUOVA BOSA2 artificiale con
i suoi alberghi, i suoi bar, i suoi ristoranti, i suoi negozi a 5
stelle; questo davvero porterà prosperità e sviluppo o allontanerà
chi in Bosa (quella antica e vera) viene a cercare natura, bellezza,
armonia e una qualità della vita che l’industria del turismo
(anche a 5 stelle) altrove ha già cancellato?
Perché invece non pensare a come valorizzare e
incentivare quello che già c’è di prezioso invece di cancellarlo
sotto una colata di cemento e di erbetta artificiale?
E’ CHIARO CHE PARLIAMO SOPRATTUTTO DI
TENTIZZOS. Quella costa incontaminata è ciò di cui tutti si
innamorano, anche se non è ancora sufficientemente conosciuta dai
turisti e noi sappiamo che è proprio questo che ci ha fatto
scegliere Bosa e che colpisce tutti quelli che ci vengono a trovare.
La sua costa può portare economia e sviluppo
proprio perché è intatta, al contrario di tantissimi altri posti
nel mondo e nella stessa Sardegna. Il turismo sta cambiando e va in
cerca di qualcosa di particolare, che altrove non c’è più.
Perché ancora svendere un altro gioiello e
permettere a chi si è comperato ettari di pascolo secco in un luogo
protetto, vincolato e inedificabile, di trasformarlo nell’ennesimo
affarone speculativo?
Non abbiamo certo titoli per indicare uno
sviluppo alternativo, ma ci sono sicuramente tante cose che si
possono fare e che da turisti abbiamo visto funzionare altrove,
invece di riproporre la solita cementificazione di cui la Sardegna è
già piena.
- Soprattutto far conoscere meglio il
territorio, puntando sulle caratteristiche di cui si diceva
- Organizzare la fruibilità della costa (
navette pubbliche, possibili fermate dei bus di linea, noleggio di
motorini e biciclette).
- Puntare sul recupero di quanto già
edificato, soprattutto nel centro storico, ma non solo, ad opera
delle maestranze locali e degli artigiani esperti che altrove non si
trovano più. Costruire in sintonia con il territorio in luoghi meno
qualificanti della zona ( Campu e mare, Sa Sea ecc.)
- Attrezzarsi per accedere ai fondi della CEE,
spesso ignorati e sottoutilizzati.
Perché deve essere una
buona cosa trasformare ettari di profumata macchia mediterranea (
peraltro in una zona SIC protetta e vincolata) in ettari di erbetta
artificiale irrorata di diserbanti, antiparassitari, antimuffa (
tutti destinati a scivolare dalla roccia del sottosuolo direttamente
a mare)?
TENTIZZOS E’ UN
GIARDINO SPECIALE IN UN LUOGO SPECIALE, è un’eredità che
Bosa ha avuto in dono dalla sua storia, è un luogo da tutelare e
difendere, è ciò che può fare la differenza per un diverso e
migliore sviluppo.
da una parte si legge che la Regione Sardegna non è riuscita ad investire i finanziamenti CEE, dall'altra che per "ovviare alla crisi" si svende un tratto di costa ai re del cemento.
RispondiEliminaE' assurdo, come fanno i sardi a sopportare ancora tutto questo?
L'eredità dei nostri padri calpestata e offesa, la nostra storia occultata da una finta modernità che ha avuto effetti negativi ovunque.
I campi da golf ci sono in giro per l?Europa, perchè qualcuno dovrebbe venire a giocare a Golf in Sardegna, con 44 gradi? E' pazzesco.
E'la solita scusa per costruire le solite ville ai soliti potenti/politicanti di turno.
Quando impareremoa non farci più colonizzare?
Hanno comprato la costa smeralda per un tozzo di pane e ora Tentizzos altrettanto bella o forse anche di più corre lo stesso rischio . Uno splendido paesaggio naturale distrutto e riservato a pochi ricchi.
RispondiEliminaNon facciamoci illudere con la promessa di ricevere poche briciole, e riprendiamoci invece la nostra terra.
No alla cementificazione di un altro pezzo d'Italia, la costa della Sardegna non deve diventare un alveare come la costa ligure.
RispondiEliminaSpero vivamente che non si inizino i lavori, questa cosa mi fa imbestialire.
RispondiEliminaCittadini di Bosa, ribellatevi. con i pallettoni.