martedì 2 luglio 2013

Il caso Tentizzos

Nuova Sardegna 29 giugno 2013 —   pagina 15   sezione: Nazionale

Il caso Tentizzos, nuovo attentato al paesaggio

I senatori Luigi Manconi e Luigi Zanda hanno presentato una interrogazione su un inquietante progetto edilizio nella costa di Bosa.
A memoria mia non era mai successo che un caso come questo – e se ne sono visti tanti in questi decenni – arrivasse in Parlamento assumendo un rilievo nazionale. È una buona notizia. Per cui si spera che a molti italiani – e ai sardi – possa arrivare finalmente il messaggio: il paesaggio litoraneo dell'isola è patrimonio del Paese, come Venezia o Pompei, la Val d'Orcia o le vette delle Alpi. La sua tutela è affidata ai sardi ma con la supervisione delle istituzioni statali come prevede l'ordinamento. Un principio non trascurabile se si vuole conservare in modo unitario ciò che resta della bellezza del Paese. L'ottima e autorevole iniziativa dei due parlamentari Pd (conta che Zanda sia il capogruppo al Senato) sta in questo solco. E si spera che il ministro dell' Ambiente interrogato coinvolga nella risposta il ministro del Beni Culturali che più di altri dovrebbe essere informato su cosa accade nel Palazzo cagliaritano dove Regione e Stato hanno in corso un confronto per la revisione del piano paesaggistico regionale che si dovrebbe concludere nei prossimi mesi. Il progetto di "Condotte" nel territorio di Bosa (dove la potente impresa possiede 330 ettari) è uno dei tanti che puntano ad occupare luoghi che fortunatamente conservano preziose caratteristiche naturali. Per realizzare la solita speculazione senza vantaggi per la popolazione locale. La quale sta manifestando con forza – e anche questa è una bella notizia – la contrarietà verso l'intervento che prevede tra l'altro un campo da golf e 70mila mc connessi a "Tentizzos" (un luogo straordinario dove i grifoni volteggiano maestosi). Per il via libera servirebbe però – e questo è il punto – che il Ppr, contrario alla trasformazione di quel sito, si piegasse scandalosamente alla pretesa dell' impresa. Ma attenzione: questo e altri brutti disegni distribuiti nel litorale dell'isola si potranno realizzare solo se si ritratteranno i vincoli apposti opportunamente nel 2006, per cui la fascia costiera, individuata con il concorso di studiosi di varie discipline, è oggi bene paesaggistico d'insieme. La volontà di rimuovere questa estesa forma di tutela per aprire varchi a discrezione è stata più volte manifestata in questi anni. Si pensi ai provvedimenti (la legge sul golf e i piani casa) impugnati clamorosamente dal governo. Il caso più noto, per il quale lavorano solerti agenti diplomatici tra Roma e Cagliari, riguarda l'intervento del Qatar in Costa Smeralda. Per questo caso c'è chi ha immaginato la prima correzione a domanda del Ppr. Una deroga che produrrebbe il cortocircuito atteso da molti, e quindi il temuto effetto domino, di cui si è detto tante volte. Per favorire questo processo serve il giusto clima, accomodante e compiacente. E per questo lavorano instancabili uffici stampa. Un curioso servizio televisivo di qualche mese fa ci spiegava che l'emiro del Qatar sta avanzando le prime richieste per dare corso al programma d'investimento in Gallura, ma rassegnato a sottostare ai noiosi intoppi della burocrazia, "proprio come un normale cittadino". Una affermazione rivelatrice di quanto sia invalsa l'idea che al ricco emiro possa spettare una corsia preferenziale. In realtà la banca d'affari del Qatar, la romana "Condotte" e altre imprese più o meno influenti non sono proprio in rispettosa attesa, come ci vorrebbero fare credere. Premono per scompigliare le regole e non sorprende. Se c'è chi pensa di cambiare la Costituzione per interessi privatissimi, l'asservimento del piano paesaggistico sardo può apparire un' inezia (utile alla "pacificazione nazionale?). Per questo occorre tenere alta l'attenzione, non solo in Sardegna.

3 commenti:

  1. BICI, NINO, CUDDU WO, TRUDDA, PECORELLA, CICCIOTTU, SUSANNA E GAGNU.......INDIMENTICABILI CAMPEGGI
    MAURIZIO DA MACOMER

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  2. Esatto Maurizio, e affinchè i tuoi campeggi non rimangano ricordi indimenticabili del passato, ma siano nuove serene avventure del futuro, abbiamo bisogno di aiuto e sostegno da parte di tutti, anche del tuo e di BICI, NINO, CUDDU WO, TRUDDA, PECORELLA, CICCIOTTU, SUSANNA E GAGNU :D

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  3. Condotte immobiliare appartiene al gruppo CONDOTTE D'ACQUA SPA di Roma.
    Sono gli stessi dello scandalo che ha portato a degli arresti per
    l'autostrada Salerno - Reggio Calabria nei primi mesi del 2013.
    Queste società vanno tenute lontano dalla sardegna, perchè dovo ci sono loro ci sono tangenti,irregolarità e grossi problemi.

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